Judge not what is best by Pleasure though to Nature seeming meet





Judge not what is best by pleasure , though to Nature seeming meet...
(Non giudicare le cose migliori solo secondo il piacere che offrono, per quanto in apparenza concordi con la Natura...)

John Milton, Paradise Lost




By love we disenthralled our natural terror from every comfortable philosopher or tall grey doctor of divinity: death stood at last in his true rank and order.
(Noi potemmo affrancare con l'amore il nostro naturale terrore da ogni filosofo confortevole, da ogni alto e grigio dottore di divinità: alla fine la morte rimase nel suo più autentico rango, nel suo ordine.)

John Milton, Paradise Lost




We looked, we loved, and therewith instantly death became terrible to you and me.
(Guardavamo, amavamo, e subito improvvisa, per te e per me la morte divenne terribile.)

John Milton, Paradise Lost




Such happy interview and fair event of love and youth not lost, songs, garlands, flow'rs, and charming symphonies attached the hearth of Adam, soon inclined to admit delight, the bent of nature...
(Una visione felice, un tale gioioso evento d'amore e giovinezza ancora non perduti, e le canzoni, i fiori e le ghirlande, le sinfonie incantevoli afferrarono subito il cuore di Adamo, già incline ad accogliere il piacere, l'inclinazione della natura...)

John Milton, Paradise Lost




...but then thou must outlive thy youth, thy strenght, thy beauty, which will change to withered weak and gray; thy senses then obtuse, all taste of pleasure must forgo to what thou hast, and for the air of youth hopeful and cheerful, in thy blood will reign a melancholy damp of cold and dry to weigh thy spirits down, and last consume the balm of life.
(...ma allora dovrai sopravvivere alla tua giovinezza, alla forza, alla bellezza, che subito si muteranno avvizzite in impotenza e grigio di capelli; e tutti i sensi, resi ormai ottusi, dovranno rinunciare a gustare i piaceri nel tempo che ti resta, e in luogo delle arie giovanili, ricolme di speranza e d'allegria, regnerà nel tuo sangue un umore gelido e secco di malinconia che abbatterà i tuoi spiriti, consumando alla fine la linfa della vita.)

John Milton, Paradise Lost




...Why is life giv'n to be thus wrested from us? Rather why obtruded on us thus? Who if we knew what we receive, would either not accept life offered, or soon beg to lay it down. Glad to be so dismissed in peace.
(...Perché la vita ci è stata donata, per poi strapparla da noi? Anzi, perché forzata in noi a questo modo? Che se noi sapessimo che cosa riceviamo, potremmo rifiutare la vita offerta, o implorare che presto ci sia dato di deporla, lieti così d'essere rimandati in pace.)

John Milton, Paradise Lost




... for who would lose, though full of pain, this intellectual being...?
(...perché chi mai vorrebbe veramente perdere, malgrado sia ricolmo di tanta angoscia, questo suo essere intellettuale...?)

John Milton, Paradise Lost




...wide remote from this Assyrian garden, where the Fiend saw undelighted all delight,...
(...estremamente lontani da questo giardino d'Assiria dove il Nemico scorgeva ogni gioia e non provava gioia,...)

John Milton, paradise Lost




...a scent I draw of carnage, prey innumerable, and taste the savor of death from all things there that live;... 
o saying, with delight he snuffed the smell of mortal change on earth.
(...percepisco sentore di carname, di preda innumerevole, e gusto il sapore di morte che viene da tutte le cose viventi...
Così dicendo fiutò con voluttà quell'odore mortale del mutamento sulla terra.)

John Milton, Paradise Lost





2009
photo printed on paper, handworked with bitumen + a page of japanese book (recto/verso) - 9,5 X 14 cm


Nella serie Judge not what is best by pleasure , though to Nature seeming meet... fotografie digitali di esili fiori morti vengono stampate su carta comune e lavorate a mano : scartavetrate e dipinte con bitume. Sul retro delle fotografie vengono incollate pagine originali di un vangelo tradotto in giapponese, a Tokyo, nel 1964. L'accostamento tra Natura e Religione, tra tradizione occidentale e immaginario orientale, rafforzata testualmente dalle citazioni tratte dal Paradise Lost di J. Milton, intende evocare la mia personale concezione del divino nella sua immediata identificazione con la Natura stessa. Luoghi e tempi - il giappone, la cultura cristiana, la poesia inglese - si avvicinano per contrasto e si fondono in una ideale resa alla nudità del conoscere, dove il più elevato sentimento afferma la sua enorme distanza da ogni convenzione convenuta e gode di una differenza che si limita al gioco dell'uomo e che nulla ha a che vedere con quelle verità che, se mai esistessero, non si potrebbe trovarle che dentro di sé.